QUANDO FRUTTA E VERDURA POSSONO FARE MALE (SERVIZIO LE IENE – ITALIA1)

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Lattuga, pomodori, cetrioli, mele, peperoni, fragole: complice la bella stagione, ne mangiamo a volontà. Proprio questi alimenti, tuttavia, conterrebbero le dosi residue più elevate di pesticidi interferenti endocrini, sostanze che possono alterare il metabolismo ormonale.

È quanto emerge da una denuncia di PAN Europe (Pesticide Action network), un network di organizzazioni non governative che promuove alternative sostenibili e naturali all’uso dei pesticidi.
Questo cocktail chimico che riveste frutta e verdura è correlato a riduzione della fertilità, aumento di alcuni tipi di tumore, pubertà precoce, diabete e obesità: gli interferenti sono presenti, in varia misura, anche in farmaci, cosmetici, contenitori di plastica e rivestimenti per lattine, mangimi per animali.

La questione è delicata e al centro di un costante dibattito. Da un lato, infatti, gli alimenti che finiscono sulle nostre tavole sono sottoposti a severi controlli per garantire la salute del consumatore finale.

Gli alimenti con maggiori residui di pesticidi sono:
– Lattuga
– Pomodori
– Cetrioli
– Mele
– Pesche
– Peperoni
– Fragole

A livello europeo è l’EFSA (European Food Safety Authority) a valutare i rischi relativi alla sicurezza degli alimenti e stabilire una dose giornaliera accettabile (DGA) di additivi o pesticidi “che può essere ingerita giornalmente per tutta la vita senza rischi significativi per la salute”.
In Europa, inoltre, sono previsti tempi di sicurezza tra l’ultimo trattamento degli ortaggi e la raccolta, per ridurre al minimo i rischi per la salute del consumatore.
Ma molti prodotti provengono da paesi esterni all’Unione Europea, dove il controllo potrebbe non essere sempre così rigoroso.
Sapere quali sono gli alimenti su cui rimangono maggiori tracce di pesticidi può aiutare noi consumatori ad adottare alcuni semplici accorgimenti prima di consumare frutta e verdura.

Ieri sera è stato mandato in onda un servizio de Le Iene molto interessante, dove sono stati fatti degli esami di laboratorio a frutta e verdura acquistata in un mercato rionale, ed è risultata ricca di veleni e pesticidi, secondo gli esperti tre sono i requisiti da tenere in conto per mangiare frutta o verdura non contaminata dai pesticidi:

  1. acquistare solo frutta di stagione, perchè la frutta o verdura coltivata nelle serre non ricevendo direttamente il sole contengono un numero minore di nutrienti e antiossidanti e viene maggiormente trattata chimicamente.
  2. acquistare solo prodotti italiani, per evitare cibi provenienti fuori dall’ unione europea dove sono consentiti pesticidi dannosi.
  3. acquistare nella grande distribuzione, nei grandi supermercati dove i controlli sono più sicuri ed efficaci come di mostra il servizio, rispetto al piccolo mercato rionale.

Guardiamo il servizio de Le Iene (clicca sull’ immagine):

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FONTE:                                     

  • http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/toffa-quando-frutta-e-verdura-possono-fare-male_521468.html
  • http://www.focus.it/cultura/pesticidi-nell-insalata-no-grazie

 

N.B.: Le informazioni fornite su questa pagina hanno scopo puramente informativo; esse non possono         sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico naturopata.

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